La ricettività s'impenna

Apre a giugno, dopo tanti ostacoli, il villaggio di Asparano-Arenella

Da giugno prossimo s'impenna la ricettività turistica siracusana. Entra infatti in esercizio, sormontando ostacoli senza fine, il villaggio turistico di Asparano. Si chiamerà Club Arenella, mutuando il nome dall'altra località, l'Arenella appunto, con la quale Asparano confina dalla parte di Siracusa. Dall'altra parte c'è Ognina. La nuova struttura sarà gestita dalla Blumarin Hotel Sicilia. La società titolare del villaggio è composta da imprenditoria siracusana e da un grosso gruppo turistico internazionale.
Il villaggio, nel quale si stanno ormai eseguendo le ultime rifiniture, sorge su una estensione di settanta ettari di macchia mediterranea, in riva al mare di Asparano, a 350 metri dalla costa. Il progetto ha dovuto superare mille prove. L'ultima è di ieri. Ne riferiamo qui accanto. Ma le prove di questa corsa a ostacoli non sono ancora finite.
Due sono ora le prove più impegnative che restano da superare: la richiesta di concessione per un tratto di trenta metri di spiaggia e quella per l'attracco di un motoscafo navetta destinato al collegamento via mare direttamente con Ortigia.
È questo collegamento via mare l'unico strumento di ricaduta della risorsa turistica sulla città. Solitamente infatti queste megastrutture isolano il turista dal territorio. La vita si svolge pressochè interamente all'interno del villaggio. C'è il mare. Ci sono le piscine, i ristoranti, gli spettacoli, le attività sportive, l'animazione, i punti vendita di quel che può servire durante una vacanza. Non c'è alcun motivo per «affrontare la città». Tanto più in questo caso. Chi potrebbe mai mettersi in macchina e imbucarsi nel caos veicolare dei collegamenti Siracusa-mare? Un collegamento diretto via mare sarebbe tutt'altra cosa. Anzi, sarebbe anche invitante. Una traversata di venti minuti, costeggiando fra l'Arenella e Ortigia, con la carezza della fresca brezza del mare, ha certamente un fascino al quale non si sfugge. A ovest il villaggio, ad est Ortigia, con i suoi monumenti, il suo barocco, i suoi vicoli, la sua storia, la sua gente, il suo shopping. Ma la concessione non c'è ancora.
Il villaggio ha 460 camere, distribuite, per una piccola parte, nel corpo centrale di natura meramente alberghiera e, per il resto, in villette a due piani, per un totale di 1550 posti letto. Ci sono tre piscine, di cui una coperta e riscaldata, una piscina piccola per bambini, altre strutture sportive, due teatri all'aperto, sala congressi, due ristoranti con veranda su giardino, pizzeria-grill e snack bar in spiaggia. Sono previste attività di wind surf, vela, ping pong, beach volley, calcetto, tiro con l'arco, bocce, sauna, massaggi, biciclette, animazione diurna e serale. Saranno inoltre organizzate delle passeggiate guidate all'interno del villaggio per la conoscenza della flora e della fauna della zona.
Il mare, a trecento metri dal corpo centrale, è raggiungibile sia a piedi sia con un trenino elettrico.
Il villaggio è articolato in due parti, reciprocamente collegate peraltro all'interno: una destinata alla clientela internazionale, l'altra alla clientela nazionale. La struttura centrale rimarrà aperta tutto l'anno.
A questo punto la stagione delle dispute, che hanno preceduto la nascita di questo villaggio, non può che considerarsi archiviata. Comincia la stagione della gestione. Il punto ormai è far derivare da questa gestione la più ampia possibile ricaduta sul territorio.

salvatore maiorca

Articolo tratto da La Sicilia on line del 09/03/2004