Presentato ieri mattina nella sede di Assindustria il piano di massima della realizzazione del nuovo villaggio turistico
Punta Asparano, ecco il progetto
In poco meno di due anni previsti 48 milioni di euro di investimenti

Oltre 48 milioni di euro, circa cento miliardi di lire, investimento, una media di duecento occupati nelle fasi di costruzione (poco meno di due anni) con picchi sino ad oltre cinquecento unità – quota che arriva sino a raddoppiarsi considerando l'indotto - per una creazione di nuova occupazione stabile di circa 150 posti (anche in questo caso, secondo stime, quote raddoppiabili considerando l'indotto). Sono i “numeri” del progetto del nuovo insediamento turistico nella zona di Punta Asparano messo in cantiere dalla Blumarin hotel Sicilia, azienda del gruppo Alpitour, del quale ieri sono state indicate le linee guida nel corso di un incontro svoltosi nella sede di Assindustria alla presenza del presidente degli industriali siracusani Ivan Lo Bello e del direttore del prodotto “Mondo” di Alpitour Giancarlo Botta. Il progetto prevede la realizzazione di due strutture ricettive concepite, è stato assicurato, secondo i più moderni criteri di compatibilità ambientale e che fanno proprio del rispetto e valorizzazione delle risorse naturali e paesaggistiche dell'area sulla quale verranno realizzate il loro punto di forza. Il villaggio turistico sarà articolato in un “Bravo Club”, struttura con 242 camere per 761 posti letto complessivi, ed un “Son Bou”, struttura concepita e realizzata per le famiglie con 218 camere per 792 posti letto. Complessivamente, dunque, saranno resi disponibili 1.553 posti letto distribuiti in 460 camere. Il villaggio verrà realizzato su una superficie complessiva di 66 ettari, solo 17 dei quali destinati a costruzioni che verranno realizzate utilizzando tecniche e materiali tipici di questa zona che consentiranno una perfetta armonizzazione con l'ambiente circostante. I 49 ettari rimanenti saranno utilizzati per la realizzazione di un'azienda agricola (10) per produzioni tipiche biologiche; di attività di servizio del villaggio (11); di spiagge (9) e di un parco a verde naturalistico (4). Una quota di 15 ettari è stata infine ceduta al Comune ma pure questa verrà adeguatamente attrezzata da Blumarin con la creazione di un parco naturalistico aperto alla fruizione della collettività. Il progetto richiederà da 20 a 24 mesi per la sua completa realizzazione dal momento della posa della prima pietra programmata per il prossimo mese di maggio. «Questo – ha spiegato il presidente di Assindustria Lo Bello – è un progetto al quale non si può non guardare con particolare attenzione rappresentando per la nostra provincia una nuova opportunità di crescita e di sviluppo in quel segmento turistico che rappresenta la sfida da vincere. La solidità ed il prestigio della società che ha scelto di scommettere in maniera così convinta su questa iniziativa che nella nostra regione rappresenta un unicum per tipologia e “filosofia” di intervento facendo leva proprio sulla valorizzazione dell'area sulla quale è destinata a sorgere, sono ulteriori garanzie per un progetto che anche dal punto di vista occupazionale appare destinato ad imprimere una decisa accelerazioni a dinamiche che stentano ancora a decollare. Tutto ciò senza dire dei vantaggi che, inevitabilmente, verranno anche da un punto di vista squisitamente economico per i residenti della zona in termini di valorizzazione e rivalutazione delle loro stesse proprietà». Il presidente dell'Associazione provinciale degli industriali ha quindi annunciato l'imminente avvio di una serie di incontri trilaterali tra Blumarin, Assindustria e forze sociali ed associazioni per illustrare nei dettagli i singoli aspetti del progetto e le sue diverse ricadute. Si inizierà tra qualche giorno dall'incontro con le organizzazioni sindacali. «Questo villaggio di Punta Asparano rappresenta una vera e propria pietra miliare nelle strategie di crescita del nostro gruppo – ha spiegato Giancarlo Botta -. Con questo villaggio, infatti, si concretizzerà anche in Sicilia un tipo di intervento realizzato per far sì che quella splendida risorsa che si chiama ambiente venga adeguatamente valorizzata non per una fruizione fine a se stessa ma per fungere da elemento di irresistibile richiamo per quel turismo che avrà così modo di conoscere anche quali tesori, e penso soprattutto ai “gioielli” archeologici ed architettonici dei quali la provincia di Siracusa è così ricca, siano custoditi in questa che può ben essere considerata una delle più belle e suggestive “porte” del vecchio Continente aperte sul Mediterraneo. Ma la nostra vuol anche essere un'opera di adeguata valorizzazione delle enormi risorse occupazionali e professionali presenti in questo territorio sul quale, proprio per dare ancora di più il senso esatto della nostra presenza, abbiamo realizzato una società ad hoc che qui ha sede, qui opererà, qui reciterà il proprio ruolo ed adempirà ai propri obblighi».

Articolo tratto dalla Gazzetta del Sud on-line del 20/03/2002.