Un centinaio di persone per la difesa di un luogo incontaminato
Villaggio
contestato
Sit in
ambientalista ad Asparano.
Enzo
Maiorca: «Scelta scellerata»
La prima impressione ieri mattina a Punta Asparano era quella
della gita fuori porta con un centinaio di persone decise a trascorrere una
mattinata a contatto con il mare, la natura, la folta vegetazione e perchè no,
anche con le montagne di spazzatura che nel sito in questione sono da sempre una
delle presenze forti. Invece ieri mattina era in corso la protesta di alcuni
gruppi di ambientalisti per il megavillaggio turistico che si costruirà proprio
davanti al golfo di Asparano. Protesta non per il villaggio visto che gli
insediamenti turistici, compreso quello di Asparano, sono previsti da decenni
nel Piano regolatore generale con il bene stare di tutte le forze politiche che
hanno sin qui governato la città. Non per il villaggio quindi, ma per i servizi
che saranno costruiti nella fascia demaniale di rispetto, servizi che sono poi
stati all'origine della variante al Prg che comunque è stata adottata a
maggioranza in Consiglio comunale, con l'astensione di pochissimi consiglieri.
Ieri mattina ad Asparano c'erano diversi rappresentanti dei Ds, Corrado Giuliano
del Comitato Parchi, Nello Bruno, Giuseppe Ansaldi, i fratelli Ettore e Umberto
Di Giovanni, i Comunisti italiani Roberto Vasile e il neo assessore provinciale
Peppe Galletta, ha preso invece le distanze Italia Nostra «che non è stata
informata della manifestazione». C'erano anche diversi operatori culturali,
piccoli imprenditori e c'era anche un nome illustre come Enzo Maiorca a dare
ulteriore lustro e immagine alla manifestazione ambientalista. Un solo cartello
con la scritta «Giù le mani dalle nostre coste» con sei grandi foto allegate,
e poi una serie di capannelli dove albergavano argomenti e discorsi di varia
natura. Trend prevalente la contrarietà «a questo grande attacco alla natura»,
«ad uno dei posti meno contaminati di Siracusa».
E per la verità non è così. Asparano è stato da sempre nel mirino di
iniziative inquinanti. Due esempi. Si cominciò anni addietro, sindaco della
città Tatai Bandiera, con una grande industria farmaceutica che faceva ricerche
e depositi pericolosi proprio scavando pozzi ad Asparano. In quell'occasione ci
fu una battaglia giornalistica e per fortuna alla fine un'ordinanza
dell'amministrazione stoppò l'iniziativa in questione, ma non c'è memoria di
una manifestazione ambientalista, come purtroppo non c'è traccia di
mobilitazione ambientalista per l'antenna sistemata nella stessa zona di
Asparano, antenna piazzata a pochi metri da immobili abitati tutto l'anno.
Oggi c'è la mobilitazione che parte spesso dalla diffusione di dati inesatti.
Molti infatti ieri protestavano perchè sarà inibito l'accesso al mare ai
privati proprio nell'area servizi antistante il megavillaggio di Asparano. Non
è così, visto che il Consiglio comunale ha approvato la variante al Prg purchè
sia garantito questo diritto ai privati.
Decisamente contrario a questo insediamento l'ex senatore ed ex campione
mondiale di immersione Enzo Maiorca. «Sono contrarissimo a questa iniziativa
“selvaggia ”- dice Maiorca - .La ritengo oltremodo dannosa per una zona che
considero un po' casa mia. Punta Asparano dovrebbe rientrare in un grande parco
naturalistico che dovrebbe essere gestito dal Comune e non essere utilizzata per
un villaggio turistico. In questa zona c'è ancora il transito di un uccello
raro come il culbianco. In questa zona, come sa bene la Soprintendenza, ci sono
reperti fenici di assoluto valore e anche ritrovamenti bizantini da tutelare.
Questa iniziativa è una soluzione che disapprovo in maniera totale».
Sulla falsariga di Maiorca il pensiero di tutti gli esponenti politici presenti,
anche se l'obiettivo concreto da raggiungere, come hanno sottolineato alcuni,
visto che il villaggio è già stato deciso che si farà, è quello di vigilare
sulla qualità dell'intervento. Evitare cioè che si facciano brutture, evitare
che il privato brutalizzi il paesaggio pur di aumentare i suoi profitti. Un
obiettivo che è anche quello dichiarato in Consiglio comunale da molti
esponenti del centro destra, dagli stessi esponenti del centro destra che hanno
voluto prima il rinvio e poi la garanzia di accesso al mare per i privati.
Insomma, alla fine centro sinistra e centro destra hanno, con motivazioni
diverse, lo stesso obiettivo. E allora perchè la protesta e la manifestazione
di Asparano? Perchè secondo prassi e ruoli, il centro sinistra è ambientalista
mentre il centro destra è palazzinaro. E perchè se no? S.B.
Articolo tratto da La Sicilia On-line del 18/03/2002.